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L’insostenibile mancanza di tatto. Quattro progetti tra arte e design

Studi scientifici hanno dimostrato quanto l’assenza di contatto fisico causata dal distanziamento sociale e dalle tecnologie digitali possa avere effetti non indifferenti sul nostro benessere psicofisico. La soluzione che consigliano gli esperti è fare tanto yoga e provare ad abbracciarsi da soli, ma l’arte ha trovato sistemi di gran lunga più convincenti.

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Cinquanta sfumature di telepresenza. L’arte di esserci a distanza

A suon di videochiamate la presenza sta cedendo il passo alla telepresenza, cioè alla presenza a distanza resa possibile dalle tecnologie digitali. Ma sei sicuro di sapere come muoverti in questa nuova dimensione? Lo spazio digitale è più o meno reale di quello in cui sei seduto? E cosa succederebbe se non si trattasse di un ambiente ma del corpo di un’altra persona? Da almeno vent’anni l’arte sta cercando di rispondere a tutto ciò.

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Quando nasce un amore (tra umani e robot)

In previsione di un mondo in cui Intelligenze Artificiali ed esseri umani proveranno le stesse emozioni, alcuni artisti stanno ipotizzando scenari in cui la nostra relazione con l’inorganico sia più distesa e costruttiva. Molti di loro espongono in questo momento a Eindhoven, all’interno di una mostra chiamata Robot Love.

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Materia aliena

Non molto tempo fa nella ridente città di Berlino si è svolta l’ultima edizione di Transmediale, un festival che da trent’anni trasforma la capitale in un crogiolo di arte e cultura digitale. Cuore della manifestazione è stata la mostra chiamata Alien Matter, che ha mostrato egregiamente che tutto ciò che l’uomo produce di solito gli si ritorce contro.

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Il corpo è abitabile

Correva l’anno 1993 e Stelarc fu invitato alla Triennale di Melbourne. Invece di mettere una bella scultura al centro di una piazza, pensò di ficcarsene una dentro lo stomaco, realizzando il primo monumento ingeribile della storia dell’arte.

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Controllo remoto

In medicina gli esoscheletri vanno forte; nel mondo dell’arte invece non sembrano godere dello stesso ottimismo. La macchina che entra in gioco a soccorrere il corpo finisce per sopraffarlo: ciò che è stato creato per ristabilire un controllo presto ti controlla o, peggio, ti mette nella posizione di essere controllato.

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Manipolazione morbida

Proprio come accade per la scienza, il corpo è un materiale prezioso anche per gli artisti, che vi proiettano con entusiasmo le fantasie evolutive più svariate. Così può capitare che la mano prostetica che oggi permette al paziente di tornare alla vita che aveva prima, per l’artista sia un’occasione per cercarne una migliore.