Quando nasce un amore (tra umani e robot)
In previsione di un mondo in cui Intelligenze Artificiali ed esseri umani proveranno le stesse emozioni, alcuni artisti stanno ipotizzando scenari in cui la nostra relazione con l’inorganico sia più distesa e costruttiva. Molti di loro espongono in questo momento a Eindhoven, all’interno di una mostra chiamata Robot Love.
La perfezione nell’età di Instagram. Un film e una mostra
Nonostante abbia stravinto sui social e sia un’aspirazione insopprimibile della razza umana, arrivati a questo punto si pone una domanda fondamentale: la perfezione oggi è sopravvalutata? La risposta la da una mostra/esperimento alla Science Gallery di Melbourne, in equilibrio tra dilemmi etici e una puntata di Black Mirror.
Se l’artista ha il pollice verde. Tre esperimenti con le piante
Se pensi che gli orti in balcone e i giardini in bottiglia siano l’ultima frontiera del giardinaggio, ci sono almeno tre esperimenti che devi ancora considerare. Quando la botanica esce dal seminato non ci sono limiti a quello che un artista è capace di fare.
Quattro mostre con l’aria condizionata
Se non sei un tipo da spiaggia e non hai una casa in montagna, se hai il condizionatore rotto oppure non l’hai mai avuto, se lavori anche ad agosto e puoi spostarti solo nel weekend, se sei già stato in ferie e ora non sai più cosa fare, se di solito vai al bar ma in questo periodo tutti i bar sono deserti… ecco, allora ho almeno quattro mostre da consigliarti.
MANIFESTA12 Palermo: cosa sapere e cosa vedere
Fino al 4 Novembre a Palermo è in corso la dodicesima edizione di Manifesta. Qual è il periodo migliore per vederla, cosa non può mancare in valigia, che opere ci sono, dove sono esposte, come raggiungerle e soprattutto: cos’è Manifesta? A tutte queste domande cercherò di rispondere con questa breve guida.
This is my party. La ballata di Nan Goldin
“Pensavo che non avrei mai perso nessuno se lo avessi fotografato. Le mie immagini mi ricordano quanto ho perso.”
Quattro mostre da vedere subito
In questo momento in giro per l’Italia ci sono alcune mostre interessanti che devi vedere subito, anche perchè due su quattro chiudono la settimana prossima. I temi sono di estrema attualità – politica, violenza, mutazioni – ma se sei già in panico non ti preoccupare: io sono la prova vivente che quattro mostre in sette giorni si possono vedere.
Squame, proboscidi e piedi prensili: l’umanità di Patricia Piccinini
Le creature di Patricia Piccinini sono una sfera di cristallo: non ci mostrano come siamo, ma come potremmo essere tra pochi decenni, quando maneggeremo le cellule staminali con la stessa facilità con cui oggi prendiamo gli antibiotici. Per allora forse avremo proboscidi da elefante e orecchie da labrador, ma ciò vuol dire che saremo meno umani?
Auto sacramental: Guido van der Werve oltre i limiti del corpo
Atleta, musicista, performer e intellettuale, Guido van der Werve è molte cose che tutti noi vorremmo essere, e le mescola tutte in maniera magistrale in quella che non è una fiction, ma sempre la ripresa di un’impresa reale. Con i suoi video mette alla prova contemporaneamente i limiti del corpo e la resistenza psichica degli spettatori, ma con uno humor irresistibile che gli fa perdonare qualsiasi cosa.
Eva Kot’átková e la macchina dei sogni
In un universo in cui l’uomo ha perso la sua centralità, ha ancora senso riproporre i modelli educativi che da quel presupposto hanno preso foma? Per rispondere a questa domanda puoi telefonare a Marzullo, oppure passare dalla personale di Eva Kot’átková al Pirelli Hangar Bicocca, che crea spazi d’espressione per infanzie non convenzionali.
Il senso di Gucci per il postumano
Una volta Max Ernst parafrasò un verso di Comte De Lautremont e trovò il modo perfetto per descrivere il Surrealismo: “Bello come l’incontro casuale di una macchina da cucire ed un ombrello su un tavolo operatorio.” La stessa frase sembra essere stata presa alla lettera da Gucci nella sua ultima sfilata per la Milano Fashion Week: un cortocircuito tra Rinascimento, postumanesimo ed effetti speciali.
Urs Lüthi, Luigi Ontani e Roman Opalka invecchiano a Verona
C’è una domanda che ci facciamo dai tempi di Sant’Agostino: come definire il tempo? La risposta che ci siamo dati per ora è solo una: attraverso il corpo, lo strumento di misurazione più fedele e impietoso che abbiamo. Come fare per affrontarlo invece ce lo spiegano Lüthi, Ontani ed Opalka alla Galleria d’Arte Moderna di Verona.
Come riconoscere una performance. Cinque elementi fondamentali
Performance è quello che accade quando un quadro esce dallo spazio per entrare nel tempo. L’elemento principale che caratterizza questa forma d’arte è l’inclusione di un corpo vivo nell’opera stessa, dove di solito non se la passa troppo bene.
Ossa, vetro e case infestate: due eventi collaterali della Biennale di Venezia
Oggi c’è chi andrà al cinema a vedere Shining, chi a qualche horror party vestito da zombie e chi si barricherà in casa a luci spente per non farsi molestare dai bambini di “dolcetto o scherzetto”. Come piano per il pomeriggio invece, io ti consiglio di fare un salto a Venezia a vedere una bella mostra di Jan Fabre all’Abbazia di San Gregorio, e il Pavilion of Humanities in campiello San Vidal.
Louise Bourgeois mostra al MoMA il suo lato B
Qualche giorno fa al MoMA ha inaugurato Louise Bourgeois: an unfolding portrait, una di quelle mostre che in Italia ci possiamo pure scordare. La cosa che personalmente mi fa rosicare di più è che dietro c’è una ricerca interessantissima sui lavori su carta, un elemento che ha giocato un ruolo fondamentale nella sua carriera. Non lo sapevi? E’ proprio questo il punto.